Banca Mps, approvati i dati del terzo trimestre: diminuiscono le perdite

banca Mps

Principali evidenze:

 

  • Risultato Netto dei primi nove mesi 2013 pari a -518 milioni di euro rispetto a -1.577 milioni di euro relativo ai primi nove mesi 2012[1]
  • Cresce il margine di interesse nel trimestre (+4,1%)
  • Commissioni in linea con i nove mesi del 2012 (+0,2% a/a)
  • Costi in netta riduzione, pari a -11,4% anno su anno
  • Core Tier 1 in crescita a 11,1% (+10 bps vs giugno) con RWA in calo di 3,5 miliardi

Consolidato, nel 3 trimestre, il processo di riequilibrio patrimoniale/finanziario della Banca, con conseguenti positivi impatti a livello economico, in linea con gli obiettivi:

 

  • Prosegue il de-risking del portafoglio finanziario, con Attivi Finanziari in calo dell’8.7% rispetto al secondo trimestre (-3% rispetto a Settembre 2012)
  • Continua il deleveraging delle posizioni con profili di rischio-rendimento non soddisfacenti: impieghi in calo di 2,5 miliardi di euro rispetto a Giugno 2013 (-1.8% t/t) (-9.8 miliardi di euro rispetto a Settembre 2012)
  • Avviata la ricomposizione della raccolta, con riduzione della raccolta più onerosa (Obbligazioni in calo del 9.1% t/t), sostanziale stabilità dei conti correnti e time deposits e incremento della componente di risparmio gestito (2.8% t/t)

Conto economico di periodo influenzato dal perdurare della congiuntura economica sfavorevole e dagli oneri connessi all’attuale struttura finanziaria/patrimoniale della Banca; contributi positivi dalla realizzazione delle iniziative di Piano Industriale e, nel terzo trimestre, dalle azioni di  ribilanciamento dello Stato Patrimoniale:

 

  • Margine di interesse in crescita nel trimestre (+4.1%), grazie alle politiche di pricing poste in essere dal management e l’ottimizzazione del funding commerciale; sull’andamento dei primi 9 mesi (-33,6% a/a, -24,6% su basi omogenee[2]) pesa ancora il calo degli impieghi, gli oneri sui Nuovi Strumenti Finanziari per circa 238 milioni di euro e una raccolta commerciale più onerosa attuata nella prima parte dell’anno
  • Commissioni nette in linea con le risultanze dei primi 9 mesi del 2012 (+0,2% a/a) grazie all’incremento dei proventi da gestione del risparmio, sostenute dai collocamenti, che hanno più che compensato la flessione della componente correlata all’intermediazione creditizia; l’aggregato include inoltre circa 77 milioni di euro di costo garanzia Monti Bond. La dinamica trimestrale evidenzia una moderata flessione (-3.1% t/t) da mettere in relazione alle commissioni da crediti, mentre le commissioni da collocamento hanno registrato una dinamica sostanzialmente stabile malgrado la stagionalità non favorevole che caratterizza il terzo trimestre
  • Altri ricavi della gestione finanziaria: pari a circa 129 milioni di euro nel terzo trimestre (+13,5% rispetto al secondo trimestre), grazie soprattutto all’andamento della negoziazione e ai risultati del comparto assicurativo. Nei nove mesi il risultato pari a 386 milioni di euro, in calo di 186 milioni di euro ca rispetto allo stesso periodo del 2012, che tuttavia aveva beneficiato degli effetti dell’OPS su alcuni titoli subordinati effettuata nel mese di luglio (con impatto di 294 milioni di euro rispetto ai nove mesi del 2012); al netto di tale componente, altri ricavi della gestione finanziaria in crescita di 111 milioni di euro ca su base annua, soprattutto grazie al contributo di AXA-MPS e ai risultati della negoziazione/cessione
  • Prosegue l’imponente lavoro sul taglio dei costi, con gli Oneri operativi in significativa riduzione: -11.4% a/a (-1.1% t/t), con spese del personale in calo del 10.7% a/a e altre spese amministrative in diminuzione del 11.1% a/a
  • Costo del credito a 151bps, sostanzialmente stabile rispetto a Giugno 2013, con rettifiche su crediti in calo del 6.2% t/t; a settembre, dinamica in decelerazione dei flussi di ingresso a sofferenze e incagli 

Consolidati il profilo di liquidità, i presidi a copertura dei rischi e i livelli patrimoniali:

  • Counterbalancing capacity pari a circa 20 miliardi di euro (9.7% del totale attivo), sostanzialmente stabile rispetto a Giugno (21 miliardi di euro) e in crescita rispetto ai 17 miliardi di euro di Settembre 2012
  • L/D ratio a 102,5% vs 100,7% di Giugno 2013 e 107,2% di Settembre 2012. L’aumento nel trimestre da porsi in relazione all’effetto di politiche di ricomposizione della raccolta
  • Posizione interbancaria netta (in raccolta) sostanzialmente stabile verso fine Giugno 2013 e costituita prevalentemente dall’esposizione in BCE (aste triennali LTRO)
  • Sostanzialmente stabili le coperture sui crediti deteriorati e sulle sofferenze rispetto a Giugno (pari, rispettivamente, a 40.8% e 58.0%) e in significativa crescita rispetto a Settembre 2012 (+244bps copertura sui crediti deteriorati e +295bps copertura delle sofferenze)
  • In aumento il Core Tier 1 all’11,1% (+10bps vs Giugno), con Attività di Rischio Ponderate in calo di circa 3.500 milioni di euro nel 3° trimestre

Piano di Ristrutturazione in corso di verifica:

 

  • I dettagli sul Piano di Ristrutturazione verranno comunicati al mercato dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea. Prosegue nel frattempo l’implementazione delle iniziative di Piano Industriale 2012-2015:
    • Avviato il Progetto “Regata”, avente l’obiettivo di rendere operativo il nuovo modello di governance commerciale centro/rete su base microfondata ed introdotte nuove logiche di pianificazione e marketing territoriale, con avvio del roll-out dei nuovi processi
    • Avviato il progetto Banca On Line (Widiba) che rappresenta uno dei pilastri per il rilancio e il riposizionamento del modello di business del Gruppo; la nuova Banca sarà operativa dal 2014
    • Ridefiniti i modelli organizzativi della Direzione Generale, della Rete, dei servizi amministrativi e dell’information technology e messi a regime alcuni processi paperless con significativi risparmi di costi attesi
    • Proseguita la manovra di diminuzione del numero dei dirigenti in organico (18 uscite nel terzo trimestre) e di riduzione dei relativi livelli salariali

 

 

Siena, 14 Novembre 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato oggi i risultati del terzo trimestre 2013.

Nel corso del 2013, le economie core dell’Area Euro hanno evidenziato segnali di recupero. Nel terzo trimestre il ritmo di caduta del Pil dovrebbe essersi pressoché annullato. Si profila la possibilità di una inversione di tendenza entro la fine dell’anno, nell’ambito della quale la ripresa degli investimenti dovrebbe svolgere un ruolo significativo.

Nel terzo trimestre si sono attenuate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread Btp-Bund, a fine settembre, è sceso a 265 punti base (-17 p.b. da fine giugno) dopo aver riavvicinato i 254 punti base a fine agosto (quasi 53 p.b. in meno da inizio anno), in un contesto di mercati ancora volatili. Per quanto riguarda il Sistema Bancario, la congiuntura economica sfavorevole ha continuato a incidere negativamente sulla qualità degli attivi e a contenere la redditività degli intermediari. Si è accentuata la flessione dei prestiti alle famiglie e, in misura maggiore, alle imprese. Tale tendenza riflette sia la debolezza della domanda sia un orientamento restrittivo dell’offerta, determinato dal peggioramento del rischio correlato al prolungarsi della recessione.

In tale contesto, il Management ha continuato a perseguire, con decisione, i target fissati dal Piano Industriale, realizzando, sotto il profilo commerciale, un consolidamento delle quote di mercato nei principali segmenti di business, ed un rafforzamento dei profili di rischio del Gruppo. La Counterbalancing Disponibile si è sostanzialmente confermata sugli elevati valori di giugno 2013 (attorno a 20 miliardi), mentre il livello di adeguatezza patrimoniale è ulteriormente migliorato rispetto a valori di fine 2012 per effetto dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) e della riduzione delle attività ponderate per il rischio (RWA).

Sul fronte reddituale, nel terzo trimestre, il Gruppo ha registrato una ripresa dei ricavi, guidata dal margine di interesse, che ha beneficiato della riduzione del costo del funding, soprattutto grazie all’ottimizzazione delle politiche di pricing poste in essere dal management. Significativi i risultati in termini di contenimento degli oneri operativi, che hanno beneficiato delle decise azioni di contenimento della spesa e degli effetti degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali a fine 2012. Nello stesso tempo il costo del credito ha registrato un moderato miglioramento rispetto al precedente trimestre del 2013, nonostante il perdurare della difficile situazione congiunturale che, peraltro, rappresenta un fattore di rischio per l’intero Sistema.

I risultati di conto economico di Gruppo nel terzo trimestre 2013

Al 30 settembre 2013 il margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa 3.229 mln di euro (-23,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) con un‘incidenza del terzo trimestre di 1.039,4 mln di euro, in crescita del +2,2% sul trimestre precedente. Più in dettaglio:

 

  • Il margine di interesse è risultato pari a circa 1.590 mln di euro, in flessione del 33,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-24,6% su basi omogenee[3]) su cui ha inciso prevalentemente la riduzione dei tassi di mercato (Euribor medio 1 mese in calo di 28 p.b. a/a), la ricomposizione della raccolta commerciale su componenti più onerose, l’incremento dello stock degli NSF rispetto ai c.d. “Tremonti Bond” e la riduzione degli impieghi. Il contributo del 3°Q 2013 è stato pari a circa 507 mln di euro, in crescita del 4,1% sul 2°Q 2013 grazie al beneficio di azioni manageriali volte a ridurre il costo della raccolta commerciale, soprattutto nelle componenti corporate e istituzionali, solo in parte compensate dall’effetto negativo correlato alla riduzione degli impieghi.
    • Le commissioni nette sono risultate pari a circa 1.253 mln di euro, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo dell’anno precedente, per l’effetto contrapposto di una significativa crescita delle commissioni di collocamento dei prodotti di risparmio gestito compensato dalla flessione dei ricavi correlati all’intermediazione creditizia in calo. Il contributo del 3° trimestre 2013, pari a circa 404 mln di euro, evidenzia una moderata flessione rispetto al trimestre precedente (-3,1%), da mettere in relazione alle commissioni da crediti, mentre le commissioni da collocamento hanno registrato una dinamica sostanzialmente stabile, risultato da valutare positivamente se si considera la stagionalità non favorevole che caratterizza il trimestre.
    • Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni: saldo positivo per circa 97 mln di euro (56,6 mln di euro circa al 30/09/12) con un contributo del 3°Q2013 pari circa 31 mln di euro. Tali valori sono sostanzialmente riconducibili agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto, al cui interno il contributo del comparto assicurativo di AXA-MPS è di circa 81,5 mln di euro (+30 mln di euro rispetto al 30/09/12);
    • Il risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie al 30/09/2013 si è attestato a 287 mln di euro circa, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2012 (-44,1%), con un contributo del 3° trimestre 2013 di 91 mln di euro circa (+15 mln di euro rispetto al 2° trimestre 2013), l’aggregato è composto:

– un risultato di negoziazione positivo per circa 200 mln di euro, superiore all’analogo periodo dell’esercizio precedente (+21,8%). In crescita anche il contributo del 3° trimestre 2013, pari a circa 78 mln di euro (+20 mln di euro circa rispetto ai valori del 2°Q 2013, +33,4%);

– un risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa 35 mln di euro, rispetto ad un risultato di circa 228 mln di euro conseguito al 30/09/12, riferibile per 222 mln di euro all’OPS su titoli subordinati effettuata nel mese di luglio 2012; il contributo negativo del 3Q2013 (-16,5 mln di euro) è da ricondurre alla cessione di alcune posizioni in titoli minusvalenti;

– un risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value pari a 51,4 mln di euro, rispetto a +122 mln di euro contabilizzati a settembre 2012, inclusivi di 72 mln di euro circa relativi alla svalutazione di uno strumento di capitale nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Scambio effettuata lo scorso esercizio. Nel 3° trimestre 2013 il risultato è positivo per 28,8 mln di euro (-10,6 mln di euro il dato del 2°Q 2013), da ricondurre prevalentemente alla riduzione del valore di alcune emissioni obbligazionarie collocate presso clientela Retail ed istituzionale (T1 e T2).

  • risultato netto dell’attività di copertura: saldo positivo per 2 mln di euro circa con un effetto del 3°Q2013 pari a 7 mln di euro.

 

Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 1.540 mln di euro, in crescita del 18,5% su base annua, in relazione all’andamento dei crediti deteriorati (delta variazione stock sofferenze lorde a/a pari a +28%) e all’aumento delle coperture sulle sofferenze (+3 p.p.). L’incidenza del 3° trimestre 2013 è pari a circa 511 mln di euro, con una riduzione sul trimestre precedente (-6,2%) da riconnettere alla composizione dei nuovi crediti deteriorati caratterizzate da una più elevata incidenza di posizioni con basso “grado di severity” (past due e ristrutturate). Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela, nel quadro di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti, esprime un tasso di provisioning di 151 p.b., in linea con il livello al 30/06/2013 e in diminuzione di 37 p.b. rispetto a fine anno 2012 quando era risultato pari a 188 p.b..

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano negative per 30 mln di euro circa (-130 mln di euro circa al 30/09/2012; -8,3 mln di euro circa nel 3°Q 2013) soprattutto per effetto di svalutazioni di partecipazioni e OICR classificati nel portafoglio AFS.

In conseguenza di quanto sopra, il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a circa 1.658 mln di euro (circa 2.787 mln di euro al 30/09/2012; -40,5%), con un contributo del 3° trimestre 2013 di circa 520 mln di euro (+12,9% sul trimestre precedente).

Gli oneri operativi sono risultati pari a circa 2.181 mln di euro, in calo del 11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,1% la variazione sul 2° trimestre 2013). Nel dettaglio:

  • Spese del personale, pari a circa 1.354 mln di euro, in calo del 10,7% sul 30/09/12, grazie alla riduzione degli organici ed ai benefici degli accordi con le organizzazioni sindacali siglati a fine 2012, che hanno più che compensato gli incrementi dovuti al rinnovo del CCNL (+17 mln di euro).
  • Altre spese amministrative (al netto dei recuperi spese da clientela), pari a circa 716 mln di euro, in calo dell’11,1% Y/Y e del 6,6% Q/Q, grazie alle azioni strutturali di contenimento della spesa con particolare riguardo ai comparti comunicazione, sponsorizzazioni, logistico/economale, trasferte del personale, fonia ed affitti passivi.
  • Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si attestano a circa 110,6 mln di euro, in calo del 20,8% sull’analogo periodo dell’anno precedente, per effetto delle svalutazioni delle attività immateriali effettuate nel corso del 2012.

Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto risulta negativo per circa 522 mln di euro (era positivo per 326,3 mln di euro a settembre 2012 e negativo per 328,9 mln di euro nel 1 semestre 2013).

L’indice di cost/income si attesta al 67,5% (65,9% al 31/12/12), per effetto della riduzione dei ricavi che è stata di intensità maggiore rispetto alla riduzione degli oneri operativi.

Alla formazione del Risultato di periodo concorrono inoltre:

  • Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri oneri/proventi di gestione, che risultano negativi per circa 17,4 mln di euro, con un contributo del trimestre pari a 32 mln di euro. L’aggregato al 30 settembre 2013 risulta composto da:

–          Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a circa -60,2 mln di euro, concentrati prevalentemente su cause legali/revocatorie;

–          Altri oneri/proventi di gestione per +42,8 mln di euro circa, sui quali incidono, oltre ai proventi relativi alla “commissione di istruttoria veloce”, anche gli oneri per transazioni su cause passive e gli ammortamenti per migliorie beni di terzi;

 

  • Utili (Perdite) da partecipazioni, si registra un saldo netto negativo per circa 31 mln di euro per lo più imputabile a riduzioni di patrimonio netto di partecipazioni collegate;
  • Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum, pari a circa 18 mln di euro relativi alla revisione della stima degli incentivi collegati agli esodi del personale in esubero già effettuati in base all’accordo del 19 dicembre 2012 con le organizzazioni sindacali;
  • Utili da cessione di investimenti, pari a -0,5 mln di euro.

Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, al 30/09/2013 il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte registra una perdita per circa 589 mln di euro (rispetto all’utile lordo di 159 mln di euro di settembre 2012 e alla perdita di 364,4 mln di euro al 30/06/2013).

Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono state positive per circa 102 mln di euro (negative per circa 132 mln di euro al 30/09/12 e positive per circa 6 mln di euro al 30/06/2013). La voce include l’effetto positivo complessivo di 63,5 mln di euro, derivante dalla correzione di errori contabili di esercizi precedenti.

Il risultato di periodo consolidato – ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) – registra una perdita pari a 487,6 mln di euro (35,4 mln di euro l’utile di fine settembre 2012 e -358,4 la perdita al 30 giugno 2013). Considerando anche gli effetti della PPA il risultato di periodo del Gruppo segna una perdita di circa 518 mln di euro (-1.577,4 mln di euro nei primi nove mesi del 2012, -380 mln a fine giugno 2013).

Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel terzo trimestre 2013

Al 30 settembre 2013 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa 234 mld di euro, in calo del 3,2% sul saldo di fine giugno 2013, per l’effetto combinato della riduzione della raccolta sia diretta (-3,5%) che indiretta (-2,9%). Rispetto al 31 dicembre 2012 la raccolta complessiva si pone in flessione del 6,5%.

La raccolta diretta del Gruppo, pari a circa 132 mld di euro, ha registrato una flessione del 3,5% rispetto al 30/06/2013 e del 2,5% rispetto a fine anno 2012, con una quota di mercato[4] pari al 6,36% (dato ultimo disponibile aggiornato ad agosto), in crescita di circa 13 p.b. rispetto a fine 2012. Nel 3° trimestre 2013, la dinamica dell’aggregato è stata in prevalenza determinata dalle obbligazioni, in riduzione del 9,1% sostanzialmente in linea con il trend registrato a livello di sistema, mentre i conti correnti (-0,5% Q/Q) e i depositi vincolati (-0,1% Q/Q) sono sostanzialmente stabili sui valori di fine primo semestre 2013. In calo anche i Pronti Contro Termine passivi (-9,4% Q/Q) che rappresentano, per la quasi totalità, una forma di raccolta garantita sul mercato istituzionale. Cresce, invece, la voce “Altre forme di Raccolta Diretta” – nel cui ambito sono inclusi per circa 4 mld di euro, i Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) emessi a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze[5] – grazie alle controparti istituzionali tra cui, Cassa Depositi e Prestiti per operazioni di credito a funding dedicato.

Al 30/09/2013 i volumi di raccolta indiretta del Gruppo, pari a circa 101 mld di euro, hanno registrato una riduzione del 2,9% sul 30/06/2013 e del 11,2% sul fine anno precedente. Più in dettaglio:

  • Il risparmio gestito ha chiuso il terzo trimestre con volumi pari a circa 44 mld di euro, in crescita del 2,8% su fine giugno 2013 e in flessione dell’1,1% rispetto al 31/12/2012. All’interno dell’aggregato si evidenziano:

–          la componente assicurativa, pari a 21,3 mld di euro (+1,6% rispetto al trimestre precedente; – 4,5% su 31/12/2012), che ha beneficiato nel trimestre di una raccolta premi pari a circa 0,9 mld di euro, sostenuta dai prodotti Unit Linked;

–          i Fondi Comuni di Investimento e Sicav, pari a 16,6 mld di euro, che crescono sia sul 30/06/2013 (+5,4%) che rispetto al 31/12/12 (+5,1%) con flussi netti del 3° trimestre pari a 0,8 mld di euro;

–          le Gestioni Patrimoniali, sono risultate pari a circa 6 mld di euro sostanzialmente stabili rispetto al 30/6/2013 e in calo rispetto al fine anno precedente (-4,6%).

  • le consistenze del risparmio amministrato, pari a circa 57 mld di euro (-6,9% sul 30/06/2013 e -17,7% sul fine anno precedente), presentano una dinamica da ricondurre, prevalentemente, a movimenti delle custodie azionarie dei grandi gruppi e ad altri rapporti istituzionali, ai quali, peraltro, sono associati impatti economici non significativi.

I Crediti verso la Clientela del Gruppo si sono attestati a circa 136 mld di euro, in flessione del 1,8% sul trimestre precedente e del 4,5% sul fine anno 2012. La dinamica dell’aggregato è da mettere in relazione sia alla ridotta domanda di credito connessa al ciclo congiunturale recessivo, che ha penalizzato soprattutto le forme tecniche in conto corrente e i mutui, sia alla particolare selettività usata dal Gruppo nell’erogazione dei finanziamenti. La quota di mercato del Gruppo, ad agosto 2013 (ultimo aggiornamento disponibile), si è attestata al 7,28% (+1 p.b. rispetto alla fine dell’anno scorso, in relazione alla crescita dei PCT istituzionali).

Relativamente al credito specializzato, nel terzo trimestre 2013:

  • MPS Capital Services ha erogato nuovi finanziamenti per circa 524 mln di euro, in flessione rispetto all’anno precedente (-46,5%), con un contributo del 3° trimestre di circa 139 mln di euro.
  • Il flusso al 30 settembre 2013 dello stipulato Leasing è risultato pari a circa 439 mln di euro (-35,5% su a.p.) con un gettito del 3° trimestre di circa 148 mln di euro in calo del 4,8% rispetto al 2° trimestre 2013. Il Turnover Factoring, pari a 4,7 mld di euro, è risultato in flessione del 20,5% rispetto all’anno precedente (1,5 mld di euro il contributo del 3° trimestre 2013; -7,8% Q/Q).
  • Sul fronte del credito al consumo, al 30/09/2013 sono stati erogati finanziamenti per circa 1.277 mln di euro (-28,1% su anno precedente), con un’incidenza del 3° trimestre di circa 302 mln di euro, in calo rispetto al trimestre precedente (-28,7%) da ricondurre al rallentamento dei prestiti personali e finalizzati.

A fine settembre 2013 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa 20 mld di euro. Aumentano rispetto al 30/06/2013 tutte le componenti dell’aggregato: le sofferenze (+5,1%), gli incagli (+5,2%), le esposizioni scadute (+3,6%) e i crediti ristrutturati (+11,7%).

Al 30 settembre 2013 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 40,8%, rispetto al 41,1% di giugno, confermandosi sostanzialmente sul livello dei trimestri precedenti. In particolare, il coverage delle sofferenze è risultato pari al 58% in linea con il valore al 30/06/2013 mentre il lieve calo q/q della percentuale di copertura degli incagli è da mettere in relazione alla più elevata incidenza delle componenti a “incaglio oggettivo” che, stante il miglior “cure rate”, si caratterizzano per svalutazioni più contenute.

Il portafoglio titoli e derivati del Gruppo è risultato pari a circa 37 mld di euro, in diminuzione di circa 3,7 mld di euro rispetto al 30/06/2013 quando era risultato sopra i livelli fisiologici per effetto di acquisti temporanei di titoli di Stato sul portafoglio HFT della controllata MPS Capital Services in relazione alla sua attività di primary dealer nel comparto dei bond governativi. E’ proseguita l’attività di ottimizzazione del portafoglio sia per quanto riguarda i titoli governativi (AFS) che per quanto riguarda i titoli di credito (L&R).

Relativamente ai primi, sono state poste in essere strategie di vendita con realizzo di plusvalenze e contestuale riacquisto di titoli con scadenze più brevi, mentre, per quanto riguarda i secondi, il lieve calo è da ricondursi sopratutto al sopraggiungere della naturale scadenza di alcune posizioni in titoli classificati L&R. Tali azioni sono state effettuate nell’ambito di una impostazione gestionale tesa a ridurre gli attivi finanziari ed i correlati rischi, attraverso una politica di dismissione delle posizioni con basso grado di liquidabilità e stanziabilità in BCE e il cui costo di finanziamento marginale risulta maggiore rispetto al rendimento atteso in termini di flusso cedolare o di dividendi.

Al 30/09/2013 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi si è attestato a 6,5 mld di euro, in flessione di 120 mln di euro rispetto al primo semestre 2013 ma in crescita di 115 mln di euro rispetto a fine 2012. La variazione del trimestre è principalmente riconducibile alla perdita di periodo (-138 mln di euro) cui si accompagna la sostanziale stabilità delle riserve da valutazione (+18 mln di euro). Su quest’ultime incide la svalutazione della partecipazione in Banca d’Italia con effetto netto a patrimonio pari a 228 mln di euro più che compensato dal miglioramento delle altre riserve – soprattutto per effetto del restringimento dello spread sul merito creditizio della Repubblica Italiana – per circa 246 mln di euro.

A Settembre 2013 il Patrimonio di Vigilanza del Gruppo si è attestato a 13.955 milioni di euro, le Attività Ponderate per il Rischio (RWA) sono risultate pari a circa 84.290 milioni di euro, in calo del 4% rispetto a Giugno. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 Ratio (comprensivo dei 4.071 milioni di Nuovi Strumenti Finanziari) è risultato pari all’11,1% (+10bps rispetto a Giugno; 8,9% era il valore al 31 dicembre 2012); il Tier 1 Ratio all’11,8% (9,5% al 31 dicembre 2012) e il Total Capital Ratio al 16,6% (13,7% al 31 dicembre 2012).

Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati sulla base del principio contabile IFRS 8, riportiamo i risultati della Direzione Commerciale, che al suo interno è articolata nei comparti Retail Banking e Corporate Banking[6]:

Totale Direzione Commerciale

• Ricavi: 4.378,4 milioni di euro (+4,1% a/a).

• Raccolta Diretta: 92.029 milioni di euro (-3,5% a/a).

• Crediti “vivi” verso clientela: 116.123 milioni  di euro (-8,3% a/a).

Al suo interno:

Retail Banking

• Ricavi:  3.013,9 milioni di euro (+18,5% a/a).

• Raccolta Diretta: 67.885 milioni di euro (-6,7% a/a).

• Crediti “vivi” verso clientela: 56.935 milioni di euro (-6,3% a/a).

Corporate Banking

 

• Ricavi: 1.364,5 milioni di euro (-17,8% a/a).

• Raccolta Diretta: 24.144 milioni di euro (+6,7% a/a).

• Crediti “vivi” verso clientela: 59.188 milioni di euro (-10,1% a/a).


 

 

 

Fatti di rilievo successivi al 30.09.2013

 

7 Ottobre
  • Il CdA ha approvato il Piano di Ristrutturazione 2013-2017. Il Piano è stato aggiornato rispetto alla prima versione di Giugno a seguito del confronto effettuato con il Ministero del’Economia e delle Finanze al quale è stato poi consegnato e spedito con accompagnatoria del Presidente.
  • Dimissioni per ragioni personali del consigliere Prof. Tania Groppi.
15 Ottobre
  • Dimissioni per ragioni personali del consigliere Turiddo Campaini.
18 Ottobre
  • L’agenzia di rating DBRS ha posto sotto osservazione i rating a lungo e breve termine “BBB”/“R-2(mid)” della Banca.


[1] Valori economici al 30/09/2012 sono stati riesposti considerando, in analogia a quanto effettuato sul Bilancio Consolidato al 31/12/2012, le variazioni effettuate in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili

ed errori). Inoltre, tali valori tengono conto dell’applicazione del principio IAS 19 “Employee benefits” effettuata in sede di Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2013.

[2] Per una corretta analisi dell’evoluzione dell’aggregato rispetto all’anno precedente è necessario ricordare che nel 4°Q12 sono

sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano:

a) la contabilizzazione degli interessi sui c.d. Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012, b) l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento, c) i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’“influenza notevole”.

[3] Per una corretta analisi dell’evoluzione dell’aggregato rispetto all’anno precedente è necessario ricordare che nel 4°Q12 sono sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano: a) la contabilizzazione degli interessi sui c.d. Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012, b) l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento, c) i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’“influenza notevole”.

[4] La quota di mercato è calcolata su depositi (escluso quelli connessi con cartolarizzazioni), PCT (escluse controparti centrali) ed obbligazioni (al netto dei riacquisti) collocate a clientela ordinaria residente come primo prenditore.

[5] Il 28 febbraio 2013 Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha completato l’emissione dei nuovi strumenti finanziari ai sensi dell’art. 23- sexies, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135 come successivamente modificato (i “Nuovi Strumenti Finanziari”). In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto i Nuovi Strumenti Finanziari emessi dalla Banca per un ammontare complessivo 4,071 mld di euro, di cui 1,9 mld di euro ai fini dell’integrale sostituzione dei cd. Tremonti Bond già emessi dalla Banca nel 2009 (ed inclusi, da fine dicembre 2012, nelle “Altre Forme di Raccolta Diretta”), e 0,171 mld di euro, con data di godimento 1 luglio 2013, a titolo di pagamento anticipato degli interessi maturati sino al 31 dicembre 2012 sui Tremonti Bond, in considerazione del fatto che il risultato di esercizio della Banca al 31 dicembre 2012 è stato negativo. Nonostante gli NSF siano inclusi nella Raccolta Diretta, dal punto di vista dell’Adeguatezza Patrimoniale, essi sono computati nel Core Tier 1, in quanto caratterizzati da un grado di subordinazione pari passu con le azioni ordinarie, sia in caso di liquidazione volontaria o procedura concorsuale, sia in continuità d’impresa.

[6] Ai fini dell’individuazione dei Segmenti Operativi previsti dal principio contabile IFRS 8, il Gruppo ha adottato il cosiddetto “business approach”. I dati reddituali e patrimoniali consolidati sono scomposti e riaggregati sulla base di criteri quali l’area di business presidiata, la struttura operativa di riferimento, la rilevanza e la strategicità dell’attività svolta, i cluster di clientela servita. Sono stati pertanto individuati i seguenti Segmenti Operativi, che guidano la rendicontazione al più alto livello decisionale: la Direzione Commerciale, al suo interno articolata nei comparti Retail Banking, Corporate Banking e il Corporate Center.