“Vogliamo il cambiamento vero nel Pd senese”

“Nel 2012, anno vicino ma politicamente lontanissimo se pensiamo alla recente storia del PD, furono in pochi quelli che compresero le vere necessità di cambiamento della politica, in Italia come a Siena. Stefano Scaramelli fu il primo che aprì, in tutta la provincia, il varco necessario appoggiando la ‘rivoluzione’ renziana che oggi sostiene l’attività e l’impegno del governo nonché la credibilità internazionale di un Paese chiamato a invertire la rotta del declino, a cambiare verso per sempre.Lui e chi a Siena interpretò e interpreta ancora quelle istanze, per un certo tempo giudicate eretiche, avevano ragione e la storia lo sta dimostrando. Quando a Siena, ferita gravemente nei suoi punti istituzionali pubblici e privati più importanti, alcuni (oggi molti) tentavano di portare il PD sulla via della consapevolezza, dell’apertura e del cambiamento definitivo, Scaramelli già conosceva bene la realtà della nostra città. A tal punto da rafforzare, da quel momento in poi, la sua attività amministrativa anche in una prospettiva territoriale ampia, tanto che oggi, da membro della direzione nazionale del PD, è stato ed è artefice di iniziative importanti che riguardano, per fare alcuni esempi, la scuola come l’Alta velocità. In definitiva Scaramelli conosce Siena, le sue peculiarità e le sue potenzialità, e può aiutare la politica cittadina a scrivere di nuovo il suo futuro dandole un respiro nazionale ed europeo di credibilità a fianco del sindaco Valentini e della sua giunta. Il suo recente intervento sulla realtà politica senese e sulla necessità di chiudere definitivamente una pagina della storia recente del PD cittadino è stato dunque quanto mai appropriato anche perché gli interventi ‘dall’alto’ non possono essere giudicati a seconda del favore  che producono sul destinatario. Essi vanno rispettati e ascoltati, sopratutto se derivano da una profonda conoscenza delle cose e non da rappresentazioni parziali e fuorvianti, come talvolta invece è avvenuto e avviene per dirimere vertenze politiche (magari con attacchi verso le persone di valore considerate scomode) in un senso piuttosto che in un altro. Appropriato e condivisibile è stato l’intervento anche di chi punta a segnare un limite non più valicabile e già affermato dai ‘renziani’ senesi: le questioni interne di un partito non possono più essere riversate strumentalmente sulle istituzioni e deve porsi fine alle aggressioni personali mascherate da critiche politiche o amministrative prive di sostanza. Il tempo è galantuomo, si usa dire: chi ha lavorato a Siena, dall’interno del PD e dall’esterno, soltanto per favorire il cambiamento e il rinnovamento della politica e di un partito che oggi, nel Paese e in Europa, rappresenta il soggetto di riferimento in cui sono riposte le speranze di futuro di una nazione, oggi può raccogliere i frutti della propria fatica. E chi, pur ancora schierato su posizioni contrarie ma ormai divergenti rispetto al sentimento diffuso e ampiamente maggioritario sia nella città che nel nostro partito, dovrebbe fare una riflessione responsabile. E trarne le dovute conseguenze”.   FIRMATARI: 

Ivano Da Frassini ( DIREZIONE COMUNALE PD SIENA)

 

Ginevra La Russa ( ESECUTIVO COMUNALE PD SIENA)

 

Mario Morellini  ( ASSEMBLEA COMUNALE PD SIENA)

 

Gianni Porcellotti ( DIREZIONE COMUNALE PD SIENA)

 

Sara Romano   ( ASSEMBLEA COMUNALE PD SIENA)

 

Sylvia Sestini (DIREZIONE COMUNALE PD SIENA)