Si svolgerà sabato prossimo (19 luglio), alle ore 19 presso l’associazione Corte dei Miracoli, la dimostrazione finale del programma “Playing Identities. Acting, the Self and Society”, una summer school specializzata e multidisciplinare sul lavoro e sul ruolo dell’attore nella contemporanea società europea, giunta alla sua terza edizione e che si sta svolgendo dal 7 luglio proprio alla Corte dei Miracoli, grazie al sostegno del “Lifelong Learning Programme – Erasmus Intensive Programme”. I partecipanti sono soggetti iscritti all’Università di Siena, con interessi in discipline teatrali ed in possesso di una buona padronanza della lingua inglese, e alle università europee partner del progetto: Lithuanian Academy of Music and Theatre, LudwikSolski State Drama School in Cracow, Universitatea Babes-Bolyai of Cluj-Napoca, Institute del Teatre de Barcelona, Istanbul Aydin University, London Central School of Speech and Drama.
A questo gruppo internazionale di studenti si rivolgono le principali attività del progetto, che consistono essenzialmente in workshop di pratica teatrale e corsi di approfondimento tenuti da docenti provenienti dalle Università coinvolte. I corsi e i workshop intendono fornire competenze di pratica attoriale nelle diverse tradizioni teatrali dei paesi partecipanti e offrire strumenti per la comprensione e l’analisi del lavoro dell’attore, del suo ruolo e della sua importanza in tradizioni artistiche extraeuropee e all’interno delle discipline sociali, umanistiche e cognitive. Un aspetto importante della Summer School sono i gruppi di lavoro: lavorando assieme a studenti provenienti dalle università europee coinvolte, vengono messe in comune le proprie differenti culture teatrali. I risultati attesi della Summer School sono i seguenti: acquisizione di nuove competenze in relazione alla pratica attoriale; capacità di creare e gestire performance multidisciplinari e multiculturali; sviluppo di una maggiore comunicazione artistica tra i differenti paesi coinvolti; sviluppo di nuove competenze teoriche per l’analisi e la comprensione del ruolo e del lavoro dell’attore, soprattutto in relazione a diversi contesti culturali e sociali; elaborazione di una nuova metodologia didattica multidisciplinare e “creolizzata”.