Staderini (Forza Italia): “In molti comuni raggiunto un ottimo risultato”

Pietro Staderini - Forza Italia

Pietro Staderini – Forza Italia

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e le abbinate elezioni comunali, nella nostra provincia, dovranno portare il centrodestra a effettuare riflessioni politiche di fondo.

Per quanto attiene alle “europee”, Forza Italia contrae in modo marcato il proprio consenso, con motivazioni che spaziano dalla sua debole campagna elettorale nazionale, da quella ottima di “Renzi”, aggrappata alla speranza di riforme che incidano sull’economia e sulla vita del paese, alla protesta antisistema di “Grillo”.

Queste motivazioni hanno come presupposto, la crisi economica, gli scandali, la caduta delle ideologie e un’antipolitica dilagante, che, se pur trasversali, hanno trovato, da un lato il superamento “fiducioso” nella figura di Renzi, e dall’altro un voto di protesta concentrato sui 5 stelle.

Sono rimaste concretamente escluse dalla partita le formazioni politiche minori e, in larga misura, Forza Italia, penalizzata più di altri anche da un assenteismo consapevole dell’elettorato moderato.

L’accusa ricorrente fra questi è stata la mancata rivoluzione liberale, nel momento in cui il partito godeva di una grande forza, Mentre Renzi, che ha cavalcato e cavalca le nostre idee, ha trovato da parte di Forza Italia, prima un appoggio, poi un appoggio con distinguo, infine un’opposizione matura, ma sono stati fatti che hanno dato poca chiarezza sul progetto e sull’identità azzurra.

Sul piano locale, invece, gli elettori del PD si sono divisi.

La mancanza del potere politico-economico di un tempo, e l’assenza del collante “Renzi”, hanno mostrato segnali di indipendenza dal partito, i cui prodromi erano già evidenti nel risultato delle comunali di Siena dello scorso anno.

A questo va aggiunto la possibilità territoriale di sviluppare autonomi laboratori politici e l’individuazione di persone apprezzate e competenti.

In questo contesto, sia pure con motivazioni e condizioni diverse, si collocano a esempio gli ottimi risultati di Chianciano, Piancastagnaio, Casole, Colle Val d’Elsa, Buonconvento, San Giovanni d’Asso e Castellina. Comuni dove gruppi di persone capaci hanno ben lavorato, favoriti anche da condizioni locali propizie, e i frutti si sono visti, con dati anche in forte controtendenza rispetto al risultato delle “europee”.

Per onor di cronaca va dato comunque atto a tutti coloro che con scelte di campo si sono impegnati anche negli altri comuni senesi che sono stati ripagati, anche se in modo minore, del buon lavoro fatto.

Le 5 scissioni avute negli anni dal PdL, si sono comunque fatte sentire e hanno trovato solo parziale ricucitura nel maturo comportamento dei dirigenti locali dei partiti e dei movimenti, perché i danni e la disaffezione sono comunque marcati, tanto da non consentire, in alcuni comuni, la presentazione di liste alternative alle maggioranze uscenti.

Per il futuro credo che, nell’ambito del centrodestra, lo spogliarsi dalle singole identità e dai residui personalismi, favorirà, se la stessa cosa avverrà a livello nazionale, la costruzione di un progetto di alternativa condiviso e realmente comune.

I cicli politici delle democrazie mature vedono spesso cambiamenti di fronte e questo non è un dramma ma l’agire della democratica sovranità popolare.

Pietro Staderini

Forza Italia – Siena