La Uil: “Basta con i primari a distanza”

medici

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I dirigenti medici UILfpl, sono sempre convinti che : non è  più possibile continuare a tagliare la struttura produttiva degli ospedali  pubblici, prevedendo una ulteriore riduzione di posti letto in questa città. In questo modo si limita la possibilità di accesso alle cure per i cittadini, mentre si lascia sostanzialmente intatto, a livello regionale l’apparato burocratico-amministrativo (3 Estav, 21 tra Aziende sanitarie ed Enti, Società della Salute il cui destino è ancora nebuloso).

La volontà esplicita è quella di ridurre i medici a “macchine banali, burocrati,” titolari dei processi diagnostico/terapeutici (fino a quando?) ma distanti da quelli gestionali affidati ad altre figure (ingegneri gestionali “clinici”, dirigenti infermieristici).

Il blocco del turn over,  la decurtazione delle dotazioni organiche ed il  taglio lento ma inesorabile dei “primariati”  rappresentano gli ulteriori elementi portanti della destrutturazione dei modelli organizzativi storici su cui sono fondate le ottime performance raggiunte finora la sistema sanitario della Toscana. Negli ospedali e nei servizi territoriali e della prevenzione si creano unità operative “guidate” a distanza di decine se non centinaia di chilometri da un unico “primario” provinciale,Firenze- Siena togliendo ai medici, ai pazienti e ai loro familiari un riferimento certo sotto il profilo della responsabilità organizzativa e clinico-professionale.  In alternativa si nominano, in attesa di un concorso sempre più lontano e incerto , “facenti funzioni” gestite dalle direzioni AZIENDALI. I risultati nefasti sono sotto gli occhi di tutti: clima di lavoro caotico e conflittuale, erogazione dei servizi spesso in difficoltà, demotivazione degli operatori per la mancanza di prospettive di carriera. Il blocco del turn over insieme alla prospettiva dell’esodo delle pensioni dei dirigenti medici e sanitari pubblici, una volta superato dal 2016 lo “scalone” introdotto dalla riforma Fornero, porterà il SSN ad un impoverimento complessivo.

E’ inconcepibile che proprio nella Regione Toscana, paladina dell’introduzione del rapporto esclusivo per i dirigenti medici e sanitari nella legislazione nazionale, vi siano direttori generali di aziende sanitarie che tutt’ora si rifiutino attraverso una interpretazione giuridica sbagliata, se non truffaldina, del decreto legislativo 78/2010, di erogare ai giovani medici e dirigenti sanitari le indennità economiche dovute per l’opzione di lavorare  a rapporto esclusivo con il servizio sanitario pubblico.

Ø  Dove è andata a finire la scelta etica della fedeltà per il servizio pubblico?

Ø Che segnale diamo alle future generazioni di medici e dirigenti sanitari pubblici?

Ø Quali principi nelle scelte lavorative e nei comportamenti professionali sosteniamo?

La UILfpl medici auspica momenti di grandi riflessioni e atteggiamenti pacati che mirano a scelte di coerenza e stabilità nel tempo.

Il nostro pensiero va a tutti i professionisti operanti nel campo della sanità al proprio senso etico con consapevolezza che le decisioni e strade intraprese oggi sono quelle che nel futuro percorreranno le nuove generazioni, specchio inesorabile della nostra salute.

UILfpl Medici Siena

Dr. Pasquale Biandolino