Centro Pari Opportunità, la Valdelsa ci crede

Poggibonsi

Poggibonsi

Centro Pari Opportunità sempre più strumento di partecipazione con rapporti e  coinvolgimento più stretto di associazioni e Consigli Comunali. Questi alcuni principi base del riassetto organizzativo e funzionale che interessa il CPO e che è stato presentato sabato 8 marzo nel corso del Consiglio Comunale aperto e congiunto sul tema “Donne e uomini alleati nel promuovere sviluppo e coesione sociale”, che si è svolto presso l’Accabì-Hospitalburresi di Poggibonsi e che ha visto tutti i Comuni dell’Alta Valdelsa insieme.

Ad aprire la seduta è stata Enrica Borgianni, presidente del Consiglio Comunale poggibonsese. Accanto a lei Lucia Coccheri, Sindaco di Poggibonsi e presidente del CPO,  Angelina Gerardi responsabile del CPO Valdelsa e Elena Pullara e Patrizia Cencetti  per il Centro Antiviolenza Donne Insieme Valdelsa. Presenti Assunta Basile, consigliere del Comune di Casole d’Elsa, Federica Casprini, assessore al Comune di Colle di Val d’Elsa, Stefania Dei, assessore al Comune di Radicondoli, Erika Baldini, assessore al Comune  di San Gimignano.

Presente l’assessore provinciale Simonetta Pellegrini.

Dopo 3 anni ci ritroviamo a fare il punto sulle politiche di Pari Opportunità – ha detto Coccheri – l’8 marzo 2011 in un contesto analogo a questo abbiamo disegnato una strategia che guardasse al futuro del nostro Centro definendo gli obiettivi su cui lavorare: contrasto alla violenza di genere e sostegno alle donne oggetto di maltrattamento e azioni per la condivisione e la responsabilità del lavoro di cura. Abbiamo raggiunto importanti risultati, basti pensare alla firma del protocollo contro la violenza, grazie alla collaborazione con il territorio. La funzione del Centro è quella di curare e sviluppare, direttamente per conto dei Comuni, un’azione con la comunità e dentro le istituzioni  affinché il territorio benefici del valore aggiunto legato all’ottica di genere. Per questo è necessaria una ulteriore riflessione legata al futuro del centro che deve rafforzarsi come strumento di partecipazione ed avere rapporti sempre più stretti con il territorio e con le Istituzioni”.

La nuova bozza di convenzione presentata sarà messa in discussione nei singoli Consigli Comunali. Il Consiglio dell’8 marzo è stato l’occasione per fare un bilancio delle attività del CPO nell’ultimo triennio, come illustrato da Angelina Gerardi. “La nostra mission basilare è quella di cambiare gli stereotipi nella vita comune rispetto alle relazioni di uomini e donne e decostruire quindi quelle regole invisibili che costringono i due sessi in ruoli rigidi o omologanti. Un lavoro che si è svolto su livelli diversi, il primo dei quali è quello della sensibilizzazione primaria che è fondamentale. Basti pensare che in questi anni abbiamo incontrato complessivamente oltre 1100 ragazze e ragazzi, 55 classi delle scuole medie e delle scuole secondarie”.

Focus nel corso della seduta anche il lavoro del Centro Antiviolenza. Negli ultimi tre anni (dal 2011 al 2013), l’associazione Donne Insieme Valdelsa che lavora in stretta collaborazione con il CPO ha accolto 113 donne vittime di violenza. In particolare 38 nel 2011, 35 nel 2012 e 40 nel 2013. Diciotto di queste si sono rivolte al Centro direttamente, tredici su consiglio degli assistenti sociali, due sono state inviate da diversi reparti di servizi sanitari, tre da professionisti privati, due dalle forze dell’ordine e due da privati che conosco il lavoro del centro antiviolenza.

Oltre al lavoro di intervento, sensibilizzazione e conoscenza, l’associazione si occupa di formazione di primo livello per le operatrici  che sono non solo volontarie ma agenti di cambiamento. Nel 2013 il corso, della durata di 45 ore, ha visto la partecipazione di sedici donne delle quali più della metà hanno concluso il tirocinio e  sono attualmente operatrici del Centro Antiviolenza.