L’assessore Marroni alle Scotte per parlare del futuro dell’ospedale

Luigi Marroni

Luigi Marroni

Parola d’ordine, innovazione e unità d’intenti. Questo il concetto più volte sottolineato oggi all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni che ha incontrato, nell’Aula Magna dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte, gli operatori dell’Azienda ospedaliero universitaria senese, assieme al direttore generale dell’AOU Pierluigi Tosi e al rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato dirigenti e responsabili di area tecnica, sanitaria e amministrativa, l’assessore ha sottolineato il grande impegno che tutti i circa 50.000 dipendenti del servizio sanitario regionale hanno profuso in questi anni difficili. “Vi ringrazio – ha detto Marroni – perché un anno e mezzo fa la nostra sanità era a rischio default, a causa di una serie di scelte legislative che imponevano meno risorse economiche e che avrebbero potuto metterci in ginocchio. Siamo invece riusciti a trasformare una criticità in un’occasione di crescita, e lo testimonia anche il Piano Nazionale Esiti, che ci pone ai vertici nazionali e attesta il miglioramento di tutte le nostre performance”.

Quanto al futuro dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, l’assessore ha sottolineato che l’AOU Senese presenta molte eccellenze e unicità nel sistema regionale, tra cui i centri di trapianti cuore e polmone, l’immunoterapia oncologica ed eccellenze che richiamano pazienti da tutta Italia, tra cui le neuroscienze. “Nei prossimi mesi – ha detto – insieme all’Università e all’AOU Senese, presenteremo un piano strategico con due obiettivi principali: decidere su quali settori e progetti strategici puntare, con particolare attenzione a ricerca scientifica, risorse umane, parte clinica ed eccellenze, e come rinnovare la struttura fisica dell’ospedale. Su quest’ultimo punto confermo gli investimenti già decisi di circa 8 milioni di euro, a cui si potrebbero aggiungere 20 milioni in corso di valutazione. Verrà inoltre attivata una commissione di esperti in edilizia sanitaria e urbanistica. Le alternative sono due: effettuare una profonda ristrutturazione dell’esistente o ricostruire parzialmente se possibile”.

A proposito dei piccoli ospedali, Marroni ha detto che “non saranno chiusi ma riorganizzati, in base anche ai Patti territoriali siglati con 120 sindaci toscani, con accordi e impegni ben precisi”. Per quanto riguarda la collaborazione tra AOU Senese e Asl 7, l’assessore ha parlato di “piena integrazione”. “Gli ospedali di Nottola e Campostaggia sono le braccia laterali delle Scotte – ha detto – Gli ospedali lavorano tra loro in grande sinergia”.

Nel pomeriggio, Marroni ha partecipato al convegno “L’innovazione nella ricerca e nella formazione universitaria per la salute del cittadino”, organizzato dall’Università di Siena nell’Aula Magna del Rettorato e aperto alla cittadinanza, alle istituzioni, agli operatori del settore, alle imprese, ai ricercatori.

L’incontro fa parte dell’articolato percorso di programmazione in campo sanitario che l’Ateneo senese sta attuando in collaborazione con il sistema sanitario, l’AOU senese e Toscana Life Sciences. Con la costituzione dei DIPINT (Dipartimenti integrati interistituzionali per l’implementazione delle attività di ricerca e didattica), un percorso iniziato nel 2009 nelle AOU di Careggi, Meyer, Pisa e Siena, si prosegue nella strada verso l’integrazione, rilanciando la creazione di sinergie tra funzioni di ricerca e formazione, in una logica di complementarietà di offerta tra Atenei e sistema sanitario toscano, in particolare nei settori dell’offerta formativa, della sperimentazione clinica e della valorizzazione della ricerca clinica.

“Un’operazione molto importante, questa che stiamo facendo in collaborazione con i tre Atenei toscani – ha detto Marroni – che sarà in grado di ottimizzare le risorse e potrà generare benefici per il sistema sanitario e per l’intero sistema economico toscano, favorendo la valorizzazione della ricerca e della conoscenza e l’attrazione di nuovi investimenti”.