Studenti neozelandesi ospiti dell’Istituto “San Giovanni Bosco” ricevuti in Comune

Benvenuto ufficiale nel Palazzo comunale e a nome della città di Colle di Val d’Elsa per 17 studenti in arrivo da Wellington, in Nuova Zelanda, ospiti di altrettanti ragazzi che frequentano l’Istituto “San Giovanni Bosco” della città valdelsana per uno scambio culturale promosso dalla scuola in collaborazione con l’Associazione Intercultura. I ragazzi neozelandesi, accompagnati dai loro insegnanti, dagli studenti e dai docenti dell’istituto valdelsano, sono stati accolti e salutati nei giorni scorsi dal sindaco Paolo Brogioni. Fra i presenti, anche Marta Aiazzi e Giorgio Lucchesini, presidenti, rispettivamente, della Seconda e della Terza commissione consiliare. Gli studenti neozelandesi, dopo il pranzo dalle Donne di Castello, hanno visitato il centro storico e i musei di Colle di Val d’Elsa e nei prossimi giorni assisteranno alla lavorazione dal vivo a caldo del cristallo.

 

I ragazzi rimarranno ospiti dei “colleghi” valdelsani fino al 19 aprile, ricambiando la visita ricevuta in Nuova Zelanda lo scorso settembre. Lo scambio culturale rappresenta un’opportunità formativa offerta da diversi anni dall’istituto colligiano e ha coinvolto, per la prima volta, una scuola toscana e una neozelandese, anche grazie all’impegno di Esther Craighead, docente americana presso la scuola colligiana, residente nella città del cristallo, impegnata nelle attività di Intercultura e scomparsa prematuramente poche settimane fa.

 

“Iniziative come questa – ha detto il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni salutando gli ospiti – rappresentano opportunità di conoscenza, di confronto e di crescita per i ragazzi coinvolti nello scambio culturale, ma anche per tutta la nostra comunità. Si tratta di occasioni formative importanti, offerte dalle scuole presenti sul nostro territorio e che contano anche sulla forte collaborazione con l’Associazione Intercultura, soggetto di livello internazionale che ha la sede principale nella nostra città e che rappresenta un interlocutore importante per l’amministrazione comunale sul fronte degli scambi interculturali. Nel 1994 ho avuto un’esperienza professionale in Nuova Zelanda, nel settore vitivinicolo, e ho potuto conoscere quel territorio che, come il nostro, si presenta molto bello e attento allo sviluppo rurale, anche se più incontaminato. Nella nostra realtà, la custodia del patrimonio ambientale si è accompagnata con lo sviluppo economico e con la valorizzazione delle eccellenze in campo manifatturiero, paesaggistico, storico, artistico ed enogastronomico. Oggi l’auspicio è che questi ragazzi possano essere ambasciatori nel proprio Paese del nostro territorio e del patrimonio sociale e culturale che lo caratterizza”.