Blocco studentesco di Siena: blitz in decine di scuole toscane, CasaPound chiede software open source nelle scuole

Nella notte scorsa il Blocco Studentesco ha messo in atto un’azione dimostrativa rivolta alle istituzioni scolastiche ed al Consiglio Regionale della Toscana. Sono stati effettuati bliz notturni in una trentina di scuole toscane ed affissi striscioni recanti lo slogan “OPEN SOURCE: PRETENDILI NELLA TUA SCUOLA!”. Affissi striscioni anche alla sede del Consiglio Regionale, con su scritto: “OPEN SOURCE IN OGNI SCUOLA!”.
Il direttivo toscano del Blocco Studentesco commenta così l’iniziativa: “Uno dei maggiori ritardi che la scuola italiana ha maturato rispetto ai moderni sistemi di insegnamento è quello relativo all’informatizzazione professionale degli studenti. Le istituzioni latitano di fronte al progressivo invecchiamento della scuola, e non soltanto sotto il profilo architettonico. Mancano prospettive concrete per restituirle qualità e spirito meritocratico. Per questo abbiamo deciso di stimolare una discussione intorno ai programmi open source, ed invitare la Regione Toscana a farli adottare in tutte le scuole, sia per l’insegnamento che per l’amministrazione degli istituti”.
“Mercoledì 18 Gennaio – prosegue la nota – si riunirà il Parlamento Regionale degli Studenti, vera e propria istituzione deputata alla cura degli interessi degli studenti toscani. Chiediamo un interessamento sulla questione, chiediamo il sostegno ad una proposta che potrebbe non soltanto rappresentare un primo passo verso la modernizzazione del nostro sistema scolastico, ma anche liberare fondi utili all’ampliamento dell’offerta formativa”.